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Tuvixeddu, Tomba dei Pesci. © Soprintendenza Abap di Cagliari

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Tuvixeddu, Tomba dei Pesci. © Soprintendenza Abap di Cagliari

Siti archeologici del Sud della Sardegna | Il Parco di Tuvixeddu

Tra le sepolture più rilevanti, la tomba di Sid e la Tomba dell’Ureo

Fiorella Fiore

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Sul colle di Tuvixeddu sorge una delle necropoli più importanti dell’intero territorio sardo, estesa per circa 12 ettari. Utilizzata dalla fine del VI secolo a.C. al III secolo d.C. è composta da almeno 1.400 tombe «a pozzo» di epoca punica (cunicoli profondi anche 7 metri che danno accesso a piccole camere funerarie), almeno 47 tombe a camera, colombari di età romana e circa 500 sepolture non monumentali.

Le camere delle tombe puniche sono decorate con motivi geometrici a bande, riquadri e linee di tonalità rossa, colore connesso a credenze religiose e rituali funerari di rigenerazione. Sempre in riferimento al rituale funerario sono scolpiti e, talvolta, dipinti, simboli quali il disco solare, la falce lunare, la maschera gorgonica, il fiore di loto, l’ureo (il serpente sacro agli Egizi), le croci dette di sant’Andrea e il segno di «Tanit», una figura schematica associata alla principale divinità femminile del mondo punico che rappresenta la forza benefica che neutralizza il male e la morte.

Tra le sepolture più rilevanti, soprattutto per le decorazioni parietali all’interno, la Tomba di Sid e la Tomba dell’Ureo: nella prima, la forza del bene assume le sembianze di un tempio, scandito dai tre betili (le pietre simbolo della divinità), ripetuti dentro nicchie contornate da losanghe, e dai pilastri con capitelli che reggono, tutt’attorno, un fregio di anelli intrecciati.

A destra della porta è ritratto il defunto sotto le sembianze di eroe guerriero che richiama l’immagine del dio Sid. Nella seconda, il serpente alato Ureo (rappresentato con il globo solare tra le corna e affiancato da fiori di loto con palmette e dalle Gorgoni) accoglie la morte e protegge i defunti; altre decorazioni a piccole palme e fiori di loto sono presenti nel perimetro della camera.

Tra le tombe monumentali, da segnalare i colombari di Tito Vinio Berillio e di Caio Rubellio e delle sue due mogli, la Tomba dei pesci, finemente decorata, e la Grotta della Vipera, che prende il suo nome dalla coppia di serpenti scolpiti nel frontone.

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Tuvixeddu, Tomba dei Pesci. © Soprintendenza Abap di Cagliari

Fiorella Fiore, 25 dicembre 2021 | © Riproduzione riservata

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